Teatro ReGiò


Via Vasco Agosti 6

42124 Reggio Emilia

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Il "ReGiò" , come oggi viene chiamato in città, fu costruito negli anni ’20 per il dopolavoro delle Officine Reggiane, la grande fabbrica situata di fronte al teatro che negli anni della guerra arrivò ad avere 12000 dipendenti. In teatro si rappresentavano commedie di avanspettacolo, film dell’epoca e fu anche luogo di ritrovo degli operai.

Nel 1994 è stato rifondato da Don Vittorio Chiari insieme ai gruppi di volontariato dell’Oratorio Cittadino. Nato con l’intento di favorire tra i giovani il diffondersi di una cultura attenta e sensibile alle diverse forme d’arte, oggi il “ReGiò” è conosciuto oltre i confini della Provincia per le proposte d’altissimo livello, per essere un centro di cultura popolare e un palcoscenico privilegiato per testi di impegno sociale e civile. Sulla sua scena in questi anni Moni Ovadia, Sandro Lombardi, Marco Baliani, Piera degli Esposti, Franco Branciaroli, Pamela Villoresi, Laura Curino, Eugenio Allegri, per citarne alcuni, ospiti in un cartellone che alterna ai testi teatrali, le nuove compagnie di teatro contemporaneo, il lavoro sul comico, le clownerie, la musica e abbraccia il pubblico delle famiglie e quello dei giovani.

Un teatro per la città non è soltanto occasione per diffusione di cultura, ma anche luogo di elaborazione, di incontro con artisti, di progettazione, luogo e tempo per la formazione. Il "Regiò" , ospita anche proposte di formazione teatrale ed apre come sempre, la possibilità di fare della pratica del teatro un’occasione di aggregazione e di crescita per tante realtà cittadine, dalle scuole alle associazioni culturali.

Nei suoi locali, che ospitano fino a 300 persone, sono state realizzate anche esposizioni di mostre d’arte pittorica e fotografica. La sala è inoltre disponibile per incontri, dibattiti e convegni.